Alimentazione delle tartarughe terrestri
TURTLE CHEF
L’alimentazione delle tartarughe terrestri
A cura del Dott. GINO CONZO - Medico Veterinario
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Tartarughe: vegetariane per passione
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Patologie legate ad errori alimentari nei rettili
Dott. GINO CONZO Medico Veterinario Specialista in Patologia Aviare
È detta MOM, può provocare paralisi e
fratture spontanee: la malattia ossea
metabolica nei rettili è una delle patologie più frequenti legate a
errori alimentari ....
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Dott. GINO CONZO Medico Veterinario Specialista in Patologia Aviare
È detta MOM, può provocare paralisi e fratture spontanee:
la malattia ossea metabolica nei rettili è una delle patologie più frequenti legate a errori alimentari.
È provocata da uno squilibrio del rapporto tra calcio e fosforo (Ca:P) nell’organismo, dovuto ad una dieta povera in calcio o troppo ricca in fosforo.
Il rapporto ideale tra i due minerali dovrebbe essere, infatti, a vantaggio del calcio (almeno 1,5:1), mentre molti alimenti offerti ai rettili possiedono un rapporto totalmente sbilanciato in favore del fosforo.
Anche la mancata esposizione dei rettili ai raggi UV (quelli naturali del sole o quelli generati dalle lampade nei terrari) può causare la MOM, perché ciò impedisce la sintesi di vitamina D3 da parte dell’organismo.
Vitamina che è essenziale per il giusto assorbimento di calcio.
Arti gonfi
La MOM è frequente nei soggetti giovani in accrescimento e in particolare nei sauri come iguane e camaleonti e nei cheloni (tartarughe).
Al contrario, è decisamente meno comune nei serpenti, dal momento che le prede intere di cui si nutrono questi animali posseggono spesso un buon rapporto calcio-fosforo.
I sintomi più comuni nelle giovani iguane e negli altri sauri riguardano essenzialmente lo scheletro per cui si può osservare deviazione della colonna vertebrale (cifosi, lordosi o scoliosi), gonfiore della mandibola, della mascella e degli arti, fratture spontanee delle ossa lunghe, difficoltà nei movimenti ed inappetenza.
Se la MOM insorge in soggetti adulti si osservano i sintomi tipici della ipocalcemia (bassi livelli di calcio nel sangue): paralisi, tremori muscolari, crisi epilettiformi.
Nelle tartarughe in crescita abbiamo gravi alterazioni del carapace che si può presentare deforme e molle; ci può essere anche un’eccessiva crescita del becco e delle unghie.
I movimenti delle tartarughe possono essere molto difficoltosi.
Molto rara, invece, è la malattia nelle tartarughe adulte.
La MOM può essere confermata agevolmente dall’esame radiologico.
La terapia richiede l’immediato intervento veterinario con somministrazione di calcio e vitamina D3, che spesso deve essere eseguita per iniezione dal momento che l’inappetenza è molto comune nei rettili affetti da MOM.
In questi casi può rendersi necessaria l’alimentazione forzata o la reidratazione per via sottocutanea.
Il veterinario potrà anche ridurre le fratture ossee eventualmente presenti.
Ovviamente è poi necessario correggere la dieta del rettile.
La corretta alimentazione dei rettili è fondamentale per prevenire la MOM.
Nei rettili che si nutrono di vegetali e insetti è importante integrare la dieta con calcio carbonato, da porre direttamente nell’alimento. Gli insetti che fungono da cibo possono essere cosparsi dell’integratore di calcio in polvere prima di essere offerti ai rettili.
Per poter correttamente sintetizzare la vitamina D3 è fondamentale che i rettili siano esposti per parte della giornata ai raggi UV provenienti dalla luce diretta (non filtrata dal vetro) del sole o da lampade speciali da terrario.
Somministrare direttamente nel cibo integratori a base di vitamina D3 può presentare degli inconvenienti di sovradosaggio, che possono provocare gravi conseguenze.
Per questo motivo è consigliabile dare integratori con scarse o nulle quantità di vitamina D3.
Per quest’ultima, i rettili possono beneficiare di luce solare diretta o di terrari correttamente illuminati.