Se dico cavallo dico Verona

Da sempre punto di riferimento per gli appassionati di tutta Italia, la Fiera Cavalli di Verona con i suoi oltre 153 mila visitatori batte anche quest’anno il record di presenze.

a cura del Dott.re GINO CONZO – Medico Veterinario Specialista in Patologia Aviare

La manifestazione è stata possibile grazie alla stretta collaborazione di vari enti: il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali, l’Unire (Unione nazionale per l’incremento delle razze equine), la Fei (Federazione Equestre Internazionale), la Fise (Federazione italiana sport equestri) e l’Aia (Associazione italiana allevatori).

Campioni del mondo

Nella quattro giorni veronese si è svolto il “Jumping Verona”, tappa ufficiale della Rolex FEI World Cup, la Coppa del mondo di salto ad ostacoli, sicuramente l’evento più atteso. Le gare sportive sono state completate dal Concorso Nazionale Pony, dal Gran Premio delle Regioni Under 21 e dal Concorso Internazionale di Mascalcia.

Anche i bambini sono stati protagonisti a Fiera Cavalli, non solo per i concorsi ippici dedicati alla loro categoria d’età, ma anche per l’interessante iniziativa denominata “Il Villaggio del Bambino”, svoltasi in un padiglione appositamente attrezzato con laboratori didattici volti ad avvicinare i più piccoli tanto al cavallo quanto al mondo rurale.

“Biodiversi” ma belli…

Passeggiando per gli spazi della fiera ci si è ovviamente imbattuti in numerosi cavalli, appartenenti a svariate razze. Dal piccolissimo “Falabella”, alto al massimo 85 cm, agli enormi cavalli da tiro pesante esiste, infatti, un’ampia gamma di razze equine, selezionate nel corso degli anni dall’uomo per utilizzi specifici nel lavoro o nello sport.

Tale “biodiversità equina” è un valore che si cerca di tutelare, in particolare per le razze a forte contrazione numerica che rischierebbero di veder scomparire il proprio patrimonio genetico se non  vi fossero sforzi per evitarlo attraverso piani specifici di riproduzione.

Oltre le razze italiane, riflettori puntati dunque  anche sul Cavallo Arabo e sul Cavallo Spagnolo, cui erano dedicati dei saloni con relative esibizioni dei soggetti migliori. Un salone tutto per lui se l’è meritato anche l’Asino, un animale prezioso tutto da riscoprire, anche attraverso le moltissime razze che troviamo sparse nei quattro angoli dello Stivale.

Durante la quattro giorni veronese il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha firmato con il tecnico federale Gianluca Bormioli la carta etica, il primo documento per la tutela della salute e del benessere del cavallo.

Turisti a cavallo

Nella giornata di venerdì la fiera ha avuto un ospite d’eccezione: il mitico trottatore Varenne, ritiratosi ormai da anni dalle competizioni sportive e impiegato oggi come stallone. Interessante anche il salone del turismo, dedicato alla promozione del turismo equestre, attraverso la valorizzazione di territori ed attività culturali nelle varie regioni italiane ed in paesi stranieri.

Last but not least, la fiera ha offerto anche la possibilità di visitare stand di attrezzature e prodotti del settore, con il meglio delle produzioni internazionali riguardanti abbigliamento, libri e riviste, selle e finimenti, mangimi ed integratori, medicinali ed altri prodotti per la cura del cavallo.
E dopo una giornata così perché non rilassarsi presso uno dei tanti stand gastronomici regionali? Non c’è niente di meglio, infatti, che gustare piatti tipici sorseggiando un buon bicchiere di vino.
Magari al suono di una vecchia ballata country…

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