Problemi di prurito
Ecco come aiutare i nostri gatti

Faccia a faccia con Chiara Noli, prima italiana diplomata in
Dermatologia Veterinaria, che ci spiega come controllare questo fastidioso
sintomo che compromette pesantemente la qualità di vita del gatto e della sua
famiglia.
Dottoressa Noli, perché i nostri gatti soffrono di prurito?
Ci sono un’infinità di cause per cui i gatti di casa
cominciano a grattarsi, leccarsi e mordicchiarsi il pelo molto più di quello
che viene giustificato dalle abitudini di igiene personale. Si va dai problemi neurologici, a quelli comportamentali,
metabolici, infettivi e oncologici. Ma i motivi più frequenti sono le allergie, responsabili di
dermatiti, tipiche del gatto, (il cosiddetto "complesso del granuloma
eosinofilico”, ad esempio) capaci di provocare intensi arrossamenti e pruriti
in varie parti del corpo, anche accompagnati da visibili lesioni e perdite di
pelo in seguito al continuo grattamento e leccamento.
L’alimentazione può essere coinvolta nel prurito allergico?
Sì. Il gatto è molto spesso allergico agli alimenti (es. proteine
bovine), ma lo è anche a parassiti (pulci), insetti (zanzare) e sostanze
presenti nell’ambiente (polvere di casa, pollini, muffe). Importante, quindi, non pensare che la causa del prurito nel
nostro gatto possa essere solo il cibo.Bisogna rivolgersi al veterinario e
seguire l’iter che ci indica per individuare il più rapidamente possibile i
"responsabili” (allergeni) del prurito ed eliminarli.
Il prurito è un sintomo preoccupante?
A volte questo sintomo può essere così intenso e prolungato
che l’animale continua a grattasi/leccarsi fino a provocare lesioni anche
profonde della pelle. Se non trattate, queste lesioni si infettano provocando
problemi anche molto gravi. Ma ciò che è veramente preoccupante è il drastico
abbassamento della qualità di vita della nostra piccola tigre di casa. Provate
solo ad immaginare cosa vuol dire avere come compagno costante delle vostre
giornate un insopportabile prurito che spesso continua per tutta la vita.
Che ruolo ha il proprietario nella gestione del prurito?
Un ruolo assolutamente centrale. A lui il compito di
segnalare prontamente il problema al veterinario. Il proprietario ha inoltre il compito di affiancare il
medico di fiducia nell’iter, molto spesso lungo e complesso, che porta alla
diagnosi di allergia e all’identificazione delle cause sottostanti. Sempre a lui, infine, il compito di portare avanti con
costanza e precisione le misure di cura prescritte: diete prive di alimenti
allergizzanti; profilassi antiparassitarie; "terapie desensibilizzanti” nei
confronti delle sostanze ambientali; cura delle infezioni secondarie.
I farmaci anti-prurito sono gli unici rimedi?
No. La prima cosa da fare è cercare di allontanare la causa
allergizzante (es. parassiti, cibo). Possiamo anche usare in prima emergenza i classici farmaci
anti-allergici (es. cortisonici). Poi, però, avendo a che fare con situazioni
"a vita”, dobbiamo pensare di affiancare a questi farmaci soluzioni naturali,
capaci di prolungarne i benefici in piena sicurezza d’uso. La PEA (Palmitoiletanolamide), per esempio, è un’ottima scelta. Si tratta, infatti, di una
sostanza lipidica naturalmente presente nella cute degli animali che,
somministrata per via orale in forma ultra-micronizzata (PEA-um), ha dato buoni
risultati nel controllo del prurito e delle lesioni dei cani allergici
(atopici).
E nel gatto allergico?
Le evidenze sono molto recenti. Una task force di esperti
dermatologi veterinari ha infatti appena concluso uno studio clinico
controllato che ha dimostrato come la somministrazione orale di PEA-um a gatti
allergici sia in grado di prolungare per oltre due mesi i miglioramenti
ottenuti con i cortisonici.1 Risultati davvero importanti sul piano pratico. Prolungando l’efficacia delle classiche terapie
farmacologiche, la PEA-um è l’unico intervento "secondo Natura” che può
diminuire dosaggio e durata di tali terapie, limitandone di conseguenza i noti
effetti indesiderati.
1 - Noli C. et al. Ultramicronized palmitoylethanolamide
prolongs the effect of a short-course of oral steroids in cats with non-flea
hypersensitivity dermatitis and non-seasonal pruritus. A double blind,
multicentre, randomised, placebo-controlled study. Free Comm at 30th European
Veterinary Dermatology Congress, 27-29 September, Dubrovnik (Croatia), https://www.esvd-ecvdcongress.com
