Le infezioni nel gatto

Può colpire tutti i gatti, indipendentemente dal sesso e dall’età: è un complesso di malattie che può dare seri problemi al nostro amico peloso e che si può manifestare a seguito di un’infezione non presa debitamente sul serio ma anche in caso di allergia ai parassiti come le pulci.

A cura della Dott.ssa FEDERICA MICANTI – Medico Veterinario

Attenti al prurito

La placca eosinofilica, come dice la parola stessa, è una placca in rilievo, che si localizza singolarmente o a gruppi sulle cosce oppure sull’addome. Sono colpiti i gatti di tutte le razze e di tutte le età. Gli studiosi hanno formulato molte ipotesi circa l’insorgenza della patologia, ma quella più accreditata è che queste placche si sviluppino in animali che hanno un forte prurito sulla pelle.

La cause possono essere diverse: per esempio allergie alimentari oppure alle pulci. Queste placche si formerebbero proprio a causa dell’eccessivo leccamento con la lingua ruvida che caratterizza i felini. Spesso insorgono anche infezioni batteriche che aggravano il quadro.

Allergie e punture di insetti

Il granuloma eosinofilico o lineare è una placca ben allungata, dura al tatto, di colore giallo-rosa, spesso localizzata sulle cosce. Più raramente si può manifestare sotto forma di lesioni in altre sedi, come il mento, le labbra, i padiglioni auricolari, la bocca. Questa patologia è stata osservata in gatti di tutte le razze, soprattutto giovani o adulti.

Anch’esso può essere associato ad allergie alimentari o al morso di pulce, ma sono state proposte dagli specialisti altre possibili cause, come la puntura di insetti (zanzare), fattori genetici ereditari o addirittura un’infezione virale. Il decorso può essere variabile, con periodi di remissione, seguiti da periodi di riacutizzazione della malattia. La diagnosi viene compiuta nello stesso modo della placca eosinofilica.

Guerra alle infezioni e ai parassiti!

Alcuni granulomi eosinofilici, specie in animali giovani (circa un anno di età), possono anche scomparire spontaneamente. Per i granulomi che persistono e per le altre forme che rientrano nel complesso del granuloma eosinofilico, la terapia più indicata è trovare e eliminare la causa scatenante. Andrebbero cioè escluse o trattate le infezioni (come per esempio le micosi) e i parassiti (tipo le pulci).

Nei casi in cui non è stato possibile identificare una causa precisa, si può utilizzare una terapia mirata esclusivamente al miglioramento dei sintomi, impiegando antistaminici, acidi grassi essenziali, oppure nei casi più ostinati cortisonici. E’ stato molto utilizzato anche un nuovo prodotto (palmidrol), con buoni risultati.

In molti casi l’ulcera indolente può essere trattata con successo con gli antibiotici. Alcuni suggeriscono anche l’impiego della ciclosporina, per trattare la placca ed il granuloma, anche se il costo elevato ne limita un po’
l’utilizzo.

Una lotta contro il tempo

Il successo della nostra battaglia contro il granuloma eosinofilico dipende per buona parte dalla nostra prontezza nel rivolgerci al Medico Veterinario e alla rapidità con cui viene individuata la causa del malessere del nostro micio. Se questa viene prontamente eliminata, o per lo meno contenuta, la prognosi è favorevole.

Tuttavia nei casi in cui ciò non fosse possibile, le terapie mirate solamente al controllo dei sintomi devono spesso essere somministrate per lunghi periodi di tempo, per avere un miglioramento del quadro oppure per impedire nuove manifestazioni della malattia. Purtroppo questi soggetti possono diventare refrattari ai farmaci utilizzati ed in questo caso il Medico Veterinario dovrà servirsi di principi attivi diversi. Può anche capitare che il soggetto manifesti effetti collaterali anche gravi dovuti alla terapia medica.

Deturpato

L’ulcera non dolorosa è di solito localizzata sul labbro superiore. A volte insorge di dimensioni ridotte, ma si può anche ingrandire progressivamente, fino a deturpare l’animale che ne è colpito. Si osserva in gatti di tutte le età e di tutte le razze e può essere associata alle placche oppure ai granulomi eosinofilici.

Come le altre forme può essere legata a malattie allergiche. Tutte le varie manifestazioni della malattia devono essere attentamente diagnosticate dal Medico Veterinario.

© Riproduzione riservata