Il gatto che dorme: caratteristiche e particolarità

Sembra immerso in un sonno profondo ma basta una lieve carezza e ecco che comincia subito a fare le fusa. Così i gatti riescono a riposare pur restando vigili e pronti

Dott.ssa SILVIA DIODATI – Medico Veterinario

Come dorme un gatto?

Quante volte guardando il nostro amico peloso lo abbiamo sorpreso profondamente addormentato? Prima di rispondere forse è meglio riflettere: che cosa significa “profondamente addormentato”? I gatti, come quasi tutti i felini, dedicano molto tempo al riposo. Riposare, però, non è sempre sinonimo di dormire. Osservando con attenzione il nostro gatto quando è accanto a noi, accovacciato o sdraiato, con gli occhi chiusi, non dobbiamo lasciarsi sfuggire alcuni piccoli particolari.

Se ad ogni rumore circostante le sue orecchie compiono dei movimenti appena percettibili e le vibrisse palpitano, possiamo star certi che micio non sta affatto dormendo. Tanto è vero che basta un rumore forte e improvviso ed ecco che i suoi occhi si spalancano subito.

Oppure, sempre nella situazione precedente, può capitare che, poggiando una mano sul gatto che apparentemente sembra addormentato, questo cominci immediatamente a fare le fusa, spesso senza neanche aprire gli occhi. Questo discorso si riferisce ai gatti adulti e non ai giovani o agli anziani, che hanno comportamenti assai diversi. 

Ecco cosa succede a un gatto quando dorme

Facciamo un salto rapido e prendiamo in considerazione anche l’uomo. La fase Rem è stata molto studiata nella specie umana. Dopo circa 90 minuti dall’inizio del sonno, l’attività cerebrale cambia drasticamente.

Il ritmo diventa irregolare (mentre nelle altre fasi è lento e ampio), rapido e di basso voltaggio. Il sistema nervoso autonomo entra in funzione e causa un aumento della temperatura corporea, del ritmo cardiaco e della pressione arteriosa.

I muscoli si rilassano e gli occhi, sotto le palpebre chiuse, cominciano a muoversi rapidamente. E’ questa la fase in cui si sogna, un’attività che occupa 1/5 di una nottata di sonno. Anche i mici hanno la fase Rem con le stesse caratteristiche di quella degli esseri umani.

Allora sognano? E che cosa? Quante volte ce lo siamo chiesto osservando il nostro micio che sussulta debolmente e magari emette anche un debole miagolio mentre dorme! Gli studi neurofisiologici sul sonno dei gatti condotti all’Università di Lione da due ricercatori francesi hanno accertato che i felini, come gli esseri umani, sognano durante la fase Rem. 

I gatti dormono o sonnecchiano?

I gatti sonnecchiano molto di più e dormono molto di meno di quanto sembri a una osservazione superficiale del loro comportamento. Questo è spiegabile in termini adattativi: nei diversi ambienti in cui il gatto ha vissuto o vive come predatore e come preda, il “sonnecchiare” dà una possibilità di riposo, ma al tempo stesso permette di reagire agli stimoli ambientali in tempi relativamente brevi.

Quando, invece, il gatto dorme davvero profondamente i suoi tempi di reazione sono molto più lunghi. Ma quando si può dire che il gatto dorme veramente? Osserviamo il nostro gatto con attenzione mentre riposa: prima o poi vi capiterà di vederlo completamente disteso, con i muscoli rilassati, le orecchie dritte e ferme.

Se si muovono, esse compiono dei movimenti rapidi, ma non coerenti con i rumori che effettivamente si verificano vicino a lui. Anche il resto del corpo ogni tanto sussulta e le zampe accennano dei movimenti. La cosa più interessante sono i movimenti oculari: anche se gli occhi sono chiusi, in alcuni gatti è possibile percepire il movimento rapido delle pupille sotto le palpebre.

Addirittura alcune volte il gatto dorme con gli occhi semi aperti. Se avviciniamo un dito agli occhi del gatto e lo muoviamo lentamente da una parte all’altra della faccia a una distanza di due o tre centimetri, vedremo che per qualche istante la pupilla accennerà a seguirlo, per poi perdere il contatto e continuare i suoi movimenti disordinati. Il gatto sta dormendo profondamente, ed è in una fase del sonno che prende il nome proprio dal movimento delle pupille: la fase Rem (dall’inglese: Rapid Eye Movements, cioè “movimenti rapidi degli occhi”).

Predatori anche a letto

L’analisi dell’attività elettrica cerebrale, nonché dei movimenti durante tale fase, hanno portato alla conclusione che i sogni più frequenti in termini quantitativi riguardano (in ordine decrescente): l’attività di esplorazione, la predazione, il comportamento aggressivo, le reazioni istantanee di fronte ad uno stimolo, il mordere, la rabbia, la pulizia personale.

Sembra che anche la paura compaia nei sogni dei felini. I ricercatori invece non hanno riscontrato dati da mettere in relazione al comportamento sessuale.Quello dei ricercatori dell’Università di Lione è uno studio che, da solo, non può certo dare risposte definitive a un interrogativo complesso come il sonno nei gatti.

Anche i risultati sul “cosa” sognino questi animali sono da accettare con cautela. Una cosa però è certa: è stato accertato che esiste nei felini una fase Rem analoga a quella umana, durante la quale essi sognano. Torniamo al nostro gatto “profondamente addormentato”. Provate a chiamarlo o a fare un rumore accanto a lui: vedrete che aprirà lentamente gli occhi e impiegherà un po’ di tempo per tornare alla realtà. Chissà cosa stava sognando!

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