Quando il gatto ha paura

Spesso il gatto che ha paura si nasconde, aggredisce o fugge, ma anche inarcano la schiena, tirano indietro le orecchie e soffiano a più non posso. I felini reagiscono alla paura nei modi più disparati.

a cura di ANGELICA D’AGLIANO

Si dice che i gatti abbiano paura dell’acqua.

Ogni buon catofilo, però, sa bene che in realtà qualsiasi cosa può scatenare una reazione di timore da parte del nostro micio. Tra le cause più comuni c’è la diffidenza per una persona sconosciuta, la presenza sgradita di un animale o di un bambino, rumori forti e improvvisi, schiamazzi. In questi casi, la prima cosa da fare è accertarsi che i comportamenti anomali del nostro micio non siano dovuti a problemi di salute. Spesso, infatti, gli atteggiamenti insoliti che sorgono in maniera improvvisa nei felini domestici sono indice di malessere fisico o di malattia.

In campana

Farsi le unghie continuamente, grattarsi fino a che il pelo non si rovina, leccare senza sosta un’unica parte del corpo possono essere segni attraverso i quali il nostro micio manifesta uno stato di ansia che non è bene sottovalutare. Il più delle volte il responsabile di queste situazioni di disagio è la vita moderna, che spesso non tiene conto delle esigenze etologiche dei nostri amici pelosi.  Per risolvere questi piccoli problemi e impedire loro di dar luogo a sintomatologie anche gravi è necessario affidarsi il prima possibile a un veterinario esperto di comportamento animale.

Se il nostro gatto ha paura di una persona è bene evitare che questa lo tocchi o peggio ancora tenti di prenderlo in braccio. In questo modo, infatti, lo renderemmo ancora più spaventato nei confronti di quella persona.

Una volta capito quale sia la causa che innesca la paura nel nostro gatto, possiamo fare in modo di ridurla o addirittura di annullarla attraverso un metodo molto semplice.

Cerchiamo anzitutto di capire qual è la distanza alla quale possiamo presentare l’oggetto, l’animale o la persona temuti senza che micio si spaventi. Successivamente avviciniamo lo stimolo stressante al nostro amico molto lentamente, magari quando il gatto sta mangiando. In quel momento staremo vicini a micio e cercheremo di rassicurarlo con lodi e carezze. Questa operazione, se ripetuta nel tempo, potrà far sì che il nostro amico sopporti di buon grado ciò che prima era fonte di disagio e di paura.

Se un gatto mostra paura per una qualsiasi causa, non dovrebbe mai essere punito o sgridato dal proprio padrone.

Gli animali, infatti, associano la punizione ricevuta a quello che stanno facendo nel momento del rimprovero. Per questo il nostro micio potrebbe addirittura arrivare ad associare la punizione al proprio padrone, diventando così ancora più pauroso.

Gatto che ha paura inarcato con le orecchie all'indietro e soffia

Con le unghie e con i denti

L’aggressività è una delle tante risposte a cui un gatto può ricorrere se si sente impaurito o minacciato. Queste manifestazioni – che comprendono morsi e graffi di entità più o meno grave – possono essere pericolose per il padrone e per gli altri membri della famiglia. L’attacco di un gatto, infatti, può provocare ferite dolorose e infezioni. Per questo se micio è oltremodo aggressivo sarebbe bene rivolgersi quanto prima a un esperto in comportamento animale e, nel frattempo, cercare di lasciare il nostro amico in un posto molto tranquillo e al riparo da stimoli sgradevoli. Infine una raccomandazione. Se un gatto si mostra impaurito, bisogna essere sempre molto acuti nell’avvicinarlo e nel toccarlo: in quei frangenti, infatti, potrebbe attaccare all’improvviso.

Se punire il proprio gatto quando mostra paura è sbagliato, ancora peggio è tentare di forzarlo ad accettare ciò che lo intimorisce. Agendo in questo modo, infatti, si ottiene l’effetto di aumentare ancora di più il disagio e l’insicurezza del nostro amico.

Mai soli

Cambi di ambiente e solitudine sono prove molto difficili da superare per il nostro gatto. Contrariamente a quanto si possa pensare, infatti, i felini
domestici sono animali estremamente abitudinari e bisognosi della compagnia dell’uomo o, a limite, di un altro pet. Per questo le vacanze, i traslochi e le ore passate in solitudine possono provocare nel nostro amato micio dei comportamenti anomali.

Tranquilli, c’è Skype

La visita dal veterinario è una fonte di grande disagio per la maggior parte dei felini domestici. Così c’è chi ha pensato di usare la tecnologia per eliminare questo problema. È quanto è successo alla clinica veterinaria londinese Kitten to cat, dove la dottoressa Zeta Frasca ha sfruttato Skype per consentire ai padroni di rimanere in contatto col proprio gatto anche durante i periodi di degenza.

Un sistema di videochiamate tramite il popolare software di messaggistica istantanea permette infatti ai piccoli pazienti di essere monitorati dai medici e cullati dalla voce dei proprietari ventiquattrore su ventiquattro. A tutto vantaggio della tranquillità dei mici.

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