Il Pinscher

In Italia li vediamo di rado, e spesso nella loro versione “mini”: cani piccoli, dal pelo lucidissimo e gli occhi intelligenti, che sembrano volare più che passeggiare al guinzaglio, guardiani impavidi, incredibili compagni di gioco, amici insostituibili.

a cura di Angelica D’Agliano

Quella del Pinscher è una razza recente, nata in Germania alla fine del ‘700.

L’opera di selezione ebbe come scopo, all’inizio, quello di creare cani guardiani che sapessero anche dare la caccia ed eliminare animali molesti come i topi o le talpe.

Col tempo nacquero due varietà di Pinscher, uno di taglia media e un altro denominato Zwergpinscher di dimensioni ridotte, che per questo è stato battezzato in Italia come Pischer nano.

La prima classificazione ufficiale della razza con la registrazione nei Libri Origini si ebbe nel 1879 per il Pinscher e nel 1900 per lo Zwergpinscher.

Preistorici

In realtà il cane di tipo Pinscher ha origini molto più antiche. Resti di animali con una conformazione cranica riconducibile a questi cani sono stati ritrovati insieme a reperti archeologici risalenti all’epoca dell’Homo habilis.

Questo prova che, sebbene la razza abbia visto la luce piuttosto tardi, il Pinscher come tipo canino già esisteva ed interagiva con l’uomo prima che esso decodificasse il suo aspetto e il suo carattere in un preciso standard di razza.

Per quanto riguarda la mutilazione della coda e delle orecchie, che ancora avviene nel caso del Pinscher, nel mondo cinofilo il dibattito è ancora aperto. In Europa alcune nazioni hanno vietato questa pratica, in quanto si tratta di un’usanza adottata per soli fini estetici; in Italia le mutilazioni sono ancora permesse.

Antenati illustri

Secondo la classificazione FCI, oggi il Pinscher è inserito nel gruppo numero due, che comprende anche i cani Schnauzer, i Molossoidi e i bovari svizzeri. Entrambe le varietà, medio e nano, hanno un aspetto scattante e allo stesso tempo solido e muscoloso, con pelo lucidissimo e corto, volto intelligente e colore nero focato o rosso cervo.

La differenza fra i due tipi sta nelle dimensioni che nel Pinscher medio sono di circa 45-48 centimetri al garrese, mentre nella varietà nana sfiorano appena i 25-30 centimetri al garrese.

Per il loro aspetto qualcuno crede che essi siano lontani parenti o addirittura cugini del Dobermann. Anche se una certa somiglianza può trarre in inganno, questi cani in realtà non sono parenti.

Alcuni esperti ipotizzano invece che i Pinscher siano i pronipoti di un antico cane teutonico, denominato “Ratte tedesco”, del quale si hanno scarse notizie.

Anche se l’ufficializzazione della razza è piuttosto recente, le origini del Pinscher sono antiche; alcuni esperti pensano che esso sia il pronipote dell’antico cane “Ratte tedesco”.

Un concentrato di energia

Oggi il Pinscher conserva molte delle attitudini per le quali è stato selezionato dall’uomo. Molti lo considerano un cane da compagnia; in realtà, in accordo con le sue origini, è un ottimo guardiano, che non esita ad affrontare il pericolo se è in gioco la sicurezza della propria famiglia umana.

Nel suo complesso infatti il Pinscher dà l’idea di un impavido difensore della casa. Esso è sensibilissimo e, a causa del suo intuito, capisce quasi sempre con chi ha a che fare e sa comportarsi di conseguenza.

Un Pinscher correttamente socializzato sa dunque interagire con gli estranei ma con la giusta dose di riservatezza. Allo stesso tempo è tenero e gentile con la propria famiglia, e uno splendido compagno di gioco per i più piccoli.

Standard in pillole

  • Elegante e leggero, il Pinscher è un cane di taglia media (Pinscher medio) o piccola (Zwergpinscher), dalla struttura robusta e massa muscolare tonica e ben distribuita.
  • Nel Pinscher medio l’altezza al garrese oscilla tra i 43 e i 48 cm mentre il peso resta intorno ai 15 kg.
  • Lo Zwergpinscher è alto non più di 30 cm al garrese, per un peso che oscilla tra i 4 e i 5 kg.
  • La testa allungata, ospita un muso dall’aspetto appuntito.
  • Le orecchie sono inserite alte e portate con forma “a V” con piega ribattuta; se piccole, risultano dritte.
  • Gli occhi scuri e ovali esprimono vivacità e intelligenza. Il pelo è corto e luminoso, liscissimo e aderente come un tessuto prezioso.
  • I colori riconosciuti sono il rosso cervo (in tutte le sue tonalità) e il nero focato, più comune.

Amici felici

La verve dei Pinscher è quasi leggendaria e deriva tutta dalle caratteristiche dei suoi antenati. I Pinscher sono sempre pieni di energia, è quasi impossibile stancarli. La loro passione per il gioco crea una grande complicità con i propri compagni umani, che diventano complici di innumerevoli avventure.

Quando si è insieme a un Pinscher, infatti, è davvero vietato annoiarsi! Per rendersene conto basta vedere come i più piccoli camminano al guinzaglio, spesso “in piedi” o addirittura con le zampe posteriori sollevate da terra, come piccoli acrobati.

C’è chi definisce il Pinscher come la copia in formato mini del Dobermann; in realtà nonostante la somiglianza questi due cani non sono parenti. Oltre che svegli ed intelligenti, i Pinscher sono anche cani ricchi di salute. Se ben curati possono arrivare anche ai 15 anni di età e senza grosse complicazioni.

La ricetta per una vita lunga e serena è facile: una corretta alimentazione, il giusto esercizio fisico e un programma costante di visite di controllo presso un medico veterinario di fiducia.

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