Il criptorchidismo del cane

Di solito capita per caso, in occasione della visita di controllo o alla prima vaccinazione: il veterinario esamina il cucciolo e si accorge della mancata presenza di uno o entrambi i testicoli nella borsa scrotale.

Dott. DIEGO MANCA – Medico Veterinario

Controllo nelle prime settimane di vita del cane

Di fronte a un animale con questo problema, di solito lo stupore del proprietario è lampante e molteplici sono i quesiti che vengono posti. Innanzitutto, però, cerchiamo di chiarirci le idee: si definisce criptorchidismo l’incompleta discesa di uno o entrambi i testicoli nello scroto.
Nel cane, la discesa avviene generalmente già all’età di 10 giorni. Alla nascita i testicoli nel cane sono intraddominali.
Se al compimento dell’ottava settimana di vita una o entrambe le ghiandole genitali maschili non sono palpabili nello scroto, la patologia è confermata.

Mal comune

 Il criptorchidismo è una disfunzione abbastanza diffusa in questa specie animale ed è stato riscontrato in almeno una sessantina di razze; l’incidenza media è di circa il 10%. È più frequente nei soggetti di razza pura, con una percentuale più alta nei cani di piccola taglia. Tra le razze più colpite ci sono: lo Yorkshire terrier, il Maltese, il Pechinese, il Barboncino, il Boxer, il Pastore Tedesco. La forma monolaterale – cioè la mancata discesa di una sola ghiandola, che di solito si verifica in percentuale maggiore per il testicolo destro – è più frequente di quella bilaterale, che invece colpisce entrambi i testicoli.

Palpazione

Il testicolo non sceso può essere localizzato a livello inguinale oppure addominale. Nel primo caso normalmente lo si riesce a reperire con la palpazione, nel secondo si può visualizzare con un’ecografia. Dato che si tratta di un carattere ereditario (ricordiamoci che anche con un testicolo solo l’animale è fertile), si sconsiglia di fare accoppiare il soggetto portatore per evitare che questa tara si trasmetta ulteriormente. Nel caso in cui uno o più soggetti siano colpiti da questa patologia, tutti i componenti di una medesima cucciolata (femmine comprese… e anche i maschietti che non manifestano alcun problema!), dovrebbero evitare di riprodursi, in quanto potrebbero essere portatori della malattia.

Meglio asportare

Non esiste un trattamento medico che possa garantire la discesa del testicolo criptorchide; di norma vengono utilizzate  iniezioni ormonali. Che fare quindi con un cane con questa patologia? Prima di tutto si consiglia di non sottovalutare la pericolosità del testicolo ritenuto, poiché provoca un rischio di tumori (gli esperti li chiamano neoplasie testicolari) di circa 10 volte più alto rispetto ai normodotati.
Il trattamento migliore per la salute del cane colpito, è l’asportazione di entrambi i testicoli, ritenuto e scrotale, entro i 4 anni di età. In un giovane animale, può essere tollerata l’asportazione del testicolo ritenuto e la vasectomia (taglio dei dotti deferenti) del testicolo normale al fine di permettergli uno sviluppo fisiologico. Riposizionare chirurgicamente la gonade criptorchide nello scroto, dopo averla individuata in addome con l’ecografia, non è considerata una procedura eticamente corretta.

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