Importanza del socializzare tra cani

Nella crescita del cucciolo il periodo più importante va
dall’ottava alla dodicesima settimana di vita, il cosiddetto periodo della
socializzazione.
A cura di Tiziana DaRe
Educatore e ri-educatore cinofilo professionista. Diplomata
in educazione e rieducazione del cane
(hnc in dog training and behaviour). Specialista nel
comportemento del gatto (cat behavior specialist). www.obbiettivocane.com
Fido e gli altri cani
In questa fase il cane è una vera e propria spugna che
assorbe tutte le esperienze e le cataloga come "buone” o "cattive”, facendosene
così un’idea che difficilmente cambierà, o quasi, per tutta la vita. Pertanto, affinché il cucciolo divenga un cane adulto
equilibrato, è bene fin da subito far sì che accolga tutto con serenità. Nei
primi mesi di vita il cucciolo deve quindi imparare a relazionarsi sia con gli
esseri umani sia con i propri simili.
Bon ton canino
Fin dai primi giorni di vita, nella cucciolata, il cucciolo
interagisce con i fratelli in una sorta di combat training fatto di zampate,
tirate di orecchi, spallate, capriole, salti sulle groppe e via dicendo. Fra di
loro i cuccioli imparano così come interagire, quanto stringere con i denti a
seguito dei guaiti dei fratelli, come calmare l’avversario o reagire se uno dei
piccoli esagera. La mamma ha un ruolo fondamentale nella crescita corretta e
nell’insegnamento del "bon ton canino" (sempre si tratti di una madre
equilibrata).
Un compito non sempre facile
Una volta che un piccolo è allontanato dalla cucciolata,
spetta al proprietario la continuazione del lavoro di socializzazione in
generale e con altri cani. Il compito molte volte può essere più arduo del
previsto se si ha a che fare con cuccioli sensibili, timidi o mal gestiti nelle
prime settimane di vita. Come detto, le prime settimane sono fondamentali per la
formazione del carattere del cane e se il piccolo è stato isolato e non
inserito con altri cuccioli, il lavoro da svolgere potrebbe essere molto più
faticoso rispetto a un cucciolo ben inserito con i propri simili e di indole
meno timido.
Gioco e relax
Un modo per aiutare il proprio cane a crescere al meglio può
essere quello di frequentare fin da subito una puppy class dove ci siano almeno
quattro o cinque cuccioli con cui interagire a seguito della lezione di
obbedienza. Nelle classi ci sono delle accortezze da seguire, il gioco
libero fra cani va fatto tenendo conto delle taglie dei cuccioli presenti e del
loro carattere. L’interazione deve avvenire con criterio e con equilibrio, ci
dovrebbero essere momenti di interazione e gioco e momenti di relax in cui si
annusa per terra e si fa una pausa per poi ripartire.
Un’esperienza piacevole
Non sono consigliati i giochi troppo energici, dove uno dei
due cani è in difficoltà o addirittura si nasconde dietro il proprietario, il
gioco deve essere ben bilanciato e non un ring da boxe. L’istruttore della
classe dovrebbe intervenire e richiamare i cani, se gli animi si fanno troppo
caldi. Le esposizioni devono essere piacevoli non traumatiche.
Anche la scelta dei cuccioli con cui giocare dovrebbe essere ben ponderata e
non un "tutti contro tutti", come in un’arena di gladiatori. Il gioco
deve essere istruttivo non distruttivo.
I cani socializzano e si conoscono se possono interagire
liberamente, privi di guinzaglio, in aree protette o recintate.
Canodromo
Il canodromo o parco per i cani, può essere un altro luogo
in cui socializzare il proprio cane o lasciarlo interagire con i suoi simili. Purtroppo non è sempre così. Sono molti, infatti, i
proprietari che non controllano il loro cucciolo quando sono fuori e lo
lasciano libero, ignari dei danni che potrebbero succedere, in caso di
aggressioni o altre esperienze negative. Un cucciolo sensibile ed in tenera età
può uscirne segnato al punto di sviluppare poi, in età adolescenziale, una
sorta di reattività nei confronti di altri cani, che cercherà di tenere lontani
poiché da piccolo le ha sempre "prese". Genetica, predisposizione ed esperienze di vita
contribuiscono a formare il cane che poi diventa adulto. Un solo incidente
potrebbe non minare l’equilibrio di un cane estroverso, calmo e ben inserito
fin da piccolo con i suoi simili, come invece può segnare un cane nevrile,
timido, pauroso, e cresciuto isolato.
Guinzaglio
I cani socializzano e si conoscono se possono interagire
liberamente, privi di guinzaglio, in aree protette o recintate. Essi infatti
comunicano fra loro (e con gli altri esseri viventi) principalmente mediante il
linguaggio del corpo: muovono le orecchie, la testa, la coda e le altri parti
del corpo per comunicare il loro stato d’animo e le loro intenzioni. Il
linguaggio verbale, cioè le vocalizzazioni, sono usate in misura molto minore. Nelle passeggiate, tuttavia, il guinzaglio impedisce le
libere interazioni fra cani. Per questo è bene imparare a gestire Fido negli
incontri occasionali durante le uscite quotidiane.
Tensione
Premesso che il guinzaglio non permette una corretta
interazione, è fondamentale valutare il cane che si incontra, per capirne le
intenzioni. Se l’altro proprietario inizia ad irrigidirsi, tirare il
guinzaglio e parlare ad alta voce, è chiaro che teme l’incontro con il vostro
cane. Pertanto è consigliabile attraversare la strada, se possibile, cambiare
direzione o tornare indietro e lasciarsi superare, mantenendo il proprio cane
in condotta con andatura rilassata e guinzaglio lasco (mai in tensione).
Durante il periodo della socializzazione il cane è una vera
e propria "spugna"che assorbe tutte le esperienze, catalogandole come
"buone" o "cattive".
Camicia di forza
Sono sconsigliati gli incontri a guinzaglio, proprio perché
non vi è libertà di movimento e la presenza del proprietario può falsare
l’esito dell’incontro. Difficilmente due cani socializzano al guinzaglio. Per capire, proviamo a pensare come ci sentiremmo se
provassimo a conoscere qualcuno indossando una "camicia di forza”! Sicuramente
saremmo limitati nei nostri movimenti ed espressioni. La stessa cosa vale per i
nostri quadrupedi. Una profonda conoscenza del linguaggio del cane ci può
permettere di capire quale sia un papabile "amico" per il nostro
beniamino e quale no, e comportarci di conseguenza. Purtroppo, non sempre ciò è
possibile. Nel dubbio, meglio evitare incontri "a rischio”.
Nuovi amici
È bene che Fido possa farsi degli amici fin da piccolo per
mantenerli poi per tutta la vita, salvo aggiungerne di nuovi se si presenta
l’occasione.
Per cani non socializzati, troppo timidi o reattivi, o con
un passato incerto, dove è molto difficile l’introduzione di amici a quattro
zampe, è bene che il proprietario sappia compensare alla mancanza di amici e introduca
sessioni di gioco o attività sportive con il proprio quattrozampe così da
renderlo occupato, appagato e felice anche senza la presenza dei suoi simili.
Per capirne di più sull’interazione fra cani e cani fatevi aiutare da un
esperto di fiducia.
