Arriva un Cucciolo o Gattino come e quando vaccinarli

L’arrivo di un cucciolo in famiglia, che sia cane o gatto, è sempre un momento di estrema gioia. Spesso dopo un lungo periodo di attesa, ecco che entra a far parte delle nostre vite il nostro amico a quattro zampe prediletto.

a cura della Dott.ssa FEDERICA MICANTI Medico Veterinario

Dopo la gioia iniziale, fatta di momenti di felicità in cui avviene la conoscenza reciproca e l’animale familiarizza con l’ambiente in cui si troverà a trascorrere tutto il resto della sua vita, è essenziale cominciare a predisporre tutto ciò che ci servirà per garantirgli una esistenza serena e soprattutto in buona salute.

Primi passi per accoglierlo

Per prima cosa è necessario acquistare tutto ciò che ci servirà: ciotole, alimenti, collare, guinzaglio e naturalmente una cuccia che dovrà essere collocata in un luogo idoneo.

Dopo aver fatto tutto ciò, è altrettanto importante scegliere fin da subito un Medico Veterinario di fiducia a cui affideremo la salute del nostro amico a quattro zampe, se le cose procederanno in maniera positiva, per tutto il resto della vita.

Attenzione alla salute

È importante recarci fin da subito con il nostro cucciolo, che sia cane o gatto, da un Medico Veterinario per effettuare una visita e assicurarci che goda di buona salute.

È proprio il Medico Veterinario che ci potrà informare, tra le altre cose, su tutto quello che concerne le prime vaccinazioni, un evento fondamentale nella vita del cane e del gatto.

Se correttamente eseguita, la vaccinazione permette di tutelare la salute del nostro amico a quattro zampe.

Un’arma formidabile

La vaccinazione, se correttamente eseguita, permette infatti nei limiti del possibile di garantire la salute del nostro amico a quattro zampe. Purtroppo, in questi ultimi anni, nel cane si assiste a una recrudescenza di alcune malattie che sembravano quasi completamente debellate, come la gastroenterite e il cimurro.

Anche per quanto riguarda il gatto, la gastroenterite virale miete ancora molte vittime, oltre alle malattie respiratorie e alla leucemia virale. Per proteggere i nostri amici da queste temibili patologie la vaccinazione riveste un’importanza fondamentale.

Stili di vita

Per quanto riguarda il cane, dai due mesi in poi è possibile procedere con le vaccinazioni che possono essere effettuate, a seconda dei casi, in un’unica soluzione oppure frazionate.

La prima volta è necessario richiamare il vaccino dopo 20-30 giorni dalla prima somministrazione. Per quanto riguarda il gatto, per decidere quali vaccinazioni eseguire è necessario valutare che stile di vita condurrà l’animale. Infatti, se Micio vivrà in casa senza nessun contatto con l’esterno e quindi con altri gatti è possibile effettuare solo la vaccinazione di base (ossia quella per le malattie respiratorie e per la gastroenterite).

Invece, se Micio andrà anche fuori, con la possibilità quindi di incontrare altri gatti, dobbiamo vaccinarlo anche per la leucemia felina. Anche in questo andrà effettuato un richiamo del vaccino dopo 20-30 giorni dalla prima somministrazione.

Per quanto riguarda il cane, dai due mesi in poi è possibile procedere con le vaccinazioni che possono essere effettuate in un’unica soluzione oppure frazionate.

Una malattia temibile

Per quanto riguarda il cane, una malattia molto particolare e temibile che merita un approfondimento è la leptospirosi, per la quale per fortuna esiste un vaccino. Purtroppo questa patologia può contagiare anche l’uomo, con esiti talvolta anche letali.

Il più delle volte esordisce con una forma simil-influenzale, con febbre anch elevata, stanchezza e abbattimento, dolori e debolezza muscolari, emicrania, cui seguono lesioni renali. I principali trasmettitori della malattia sono i topi, che possono contaminare con la loro urina pozze d’acqua e ciotole dove beve il cane.

L’infezione si può realizzare anche attraverso escoriazioni della cute o attraverso la mucosa degli occhi, del naso e della gola, con materiale contaminato, principalmente l’urina.

Sintomi

I sintomi sono diversi a seconda del tipo di batterio che sostiene l’infezione. Si può riscontrare febbre anche abbastanza elevata (40-41°C), anoressia, dolorabilità muscolare, congestione della mucosa congiuntivale, spesso anche vomito.

Quando poi si ha la localizzazione dei batteri nelle loro sedi di elezione (fegato e reni) si può avere epatite, ittero, disturbi della funzionalità renale ma anche gastroenterite.

La mucosa buccale e congiuntivale assumono un colorito caratteristico giallo- arancio, inconfondibile. Di solito si hanno anche alterazioni a carico delle cellule ematiche con anemia, aumento dei globuli bianchi, qualche volta diminuzione delle piastrine.

La diagnosi è effettuata dal Medico Veterinario sulla base della sintomatologia e confermata mediante un esame sierologico, che mette in evidenza la presenza di anticorpi contro il batterio.

Parola d’ordine, prevenzione

Molto importante, quindi, risulta essere la prevenzione dell’infezione, tramite la vaccinazione dei cani fin da cuccioli, da ripetersi annualmente. Esistono tipi diversi di leptospirosi, definiti in termini tecnici sierovarianti, che hanno nomi molto complicati.

Oggi è disponibile in commercio un vaccino che protegge il cane per i principali tipi di leptospira. Secondo delle recenti pubblicazioni il vaccino è in grado di ridurre l’infezione, di prevenire i sintomi della malattia e ridurre la colonizzazione del batterio a livello renale.

Inoltre fornisce una protezione per ben quattro sierovarianti di leptospira e l’immunità dura fino a 12 mesi.

Esistono diverse modalità di vaccinazione (detti protocolli vaccinali) a seconda dei casi, da concordare con il proprio Medico Veterinario di fiducia. In generale, trattandosi di una malattia molto pericolosa, è necessario ripetere la vaccinazione ogni anno, soprattutto nei cani che sono più esposti al rischio di contagio, ossia i soggetti che vivono una parte della loro vita all’esterno o che, per esempio, vanno a caccia.

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