I paguri di terra amici tropicali

Il calcio é fondamentale per la muta dei paguri di terra, che ha una frequenza variabile in base alla grandezza e all’etá dell’individuo.

A cura della Dott.ssa FEDERICA MICANTI – Medico Veterinario

I paguri di terra appartengono alla famiglia Coenobitidae, suddivisa a sua volta in due generi.

I Cenobitidi sono tipicamente tropicali e diffusi in tutta l’area indo-pacifica, dal Mar Rosso e dalle coste orientali dell’Africa alla Polinesia e alle Hawaii. I paguri di terra si sono si sono notevolmente allontanati dall’ambiente acquatico, pur continuando in parte a dipendere da questo elemento.

Doppia natura

Periodicamente, i paguri di terra si immergono in pozze di acqua piovana o pozze create dalle maree. Chiudendo ermeticamente con le chele voluminose l’ingresso della loro conchiglia (che costituisce anche un rifugio), essi immagazzinano acqua, che costituirà la loro riserva. Allo stesso tempo, possiedono dei polmoni, seppur rudimentali, attraverso i quali riescono a respirare l’ossigeno atmosferico.

Spazzini

In natura i paguri terricoli sono dei veri e propri “spazzini” delle spiagge, infatti si nutrono di un po’ di tutto e trascorrono gran parte della loro vita in cerca di cibo, che riescono a localizzare grazie alle loro antenne molto sensibili e ai numerosi peli che ricoprono le zampe e le chele che sono in grado di captare segnali chimici dall’ambiente.

Sono anche degli instancabili cacciatori: infatti si nutrono di prede come vermi, insetti e piccoli granchi. Molte specie sono attive di giorno, altre di sera, per cui trascorrono le ore più calde al riparo. Grazie alle loro zampe robuste scavano nella sabbia e nella terra e si costruiscono delle tane che
utilizzano per riposarsi.

I paguri sono molto resistenti e si possono anche allevare a temperatura ambiente, a patto che non scenda al di sotto dei 18°C.

Mangrovie e sughero

I paguri di terra si possono tranquillamente allevare. È preferibile scegliere individui della stessa taglia per evitare che i più piccoli vengano divorati dai più grandi. Si può utilizzare una vasca con coperchio, meglio se munito di una griglia per un’abbondante aerazione, delle misure di 50×30 cm circa, riempita con uno strato di sabbia corallina fine alto almeno 5 cm.

L’accesso all’acqua può essere garantito inserendo una vaschetta con i bordi bassi e profonda circa 4 cm. Possiamo riempirla con acqua salata o salmastra, a seconda delle specie che vogliamo ospitare. Per l’arredamento, meglio optare per una radice di mangrovia non troppo grande e qualche corteccia di sughero arcuata.

Immagine di un paguro di terra
Paguri di terra

Baciati dal sole

I paguri sono molto resistenti e si possono anche allevare a temperatura ambiente, a patto che essa non scenda al di sotto dei 18°C, in caso contrario diventeranno poco attivi ritornando poi vivaci con l’inizio della stagione calda, quando sarà poi consigliabile trasferire il terrario all’aperto.

Questi animali sporcano molto sia l’acqua sia l’esterno, quindi almeno due volte alla settimana sarebbe consigliabile asportare la parte superiore del substrato della vasca, lavarlo a fondo per poi stenderlo nuovamente sulla sabbia restante. Se d’estate si espone la vasca al sole (cosa molto gradita ai paguri) ricordiamoci sempre di togliere il coperchio e lasciarne almeno una parte all’ombra.

In natura i paguri terricoli sono dei veri e propri “spazzini” delle spiagge. Sempre affamati, trascorrono gran parte della loro vita in cerca di cibo, che riescono a localizzare grazie alle loro antenne molto sensibili e ai numerosi peli che ricoprono le zampe e le chele.

Un menú molto vario

L’alimentazione è abbastanza facile: possiamo somministrare loro, alternandoli, vermi di terra e marini (entrichei, tremolini, lombrichi, arenicole e altri) camole, cibi surgelati o freschi (polpa di cozza, pesciolini interi, chironomi, krill, sarde), mangimi per crostacei in granuli o compresse, alghe, frutta con la polpa, verdure crude lavate molto bene.

Sul fondo della vasca andrebbe sparso dell’osso di seppia triturato per fornire il giusto apporto di calcio. In alternativa si può utilizzare uno speciale substrato per terrari composto da carbonato di calcio puro che viene ingerito dagli animali quando vanno alla ricerca di cibo sul fondo della vasca.

Il calcio è fondamentale per la muta dei paguri, che ha una frequenza variabile in base alla grandezza e all’età dell’individuo. Nei giovani di piccola taglia può avvenire circa 3-4 volte all’anno mentre negli
individui più grandi e anziani circa una volta all’anno.

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